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Felini divini: amore e odio verso i gatti nel corso della storia

L’amicizia tra gatti e esseri umani sussiste da circa 9.000 anni. Quando i primi uomini uscirono dalle caverne, i felini erano già con loro, lo sappiamo perché sono stati immortalati nell’arte rupestre, scolpiti nel legno o nella pietra, e successivamente saranno anche mummificati o rappresentati in statuine d’oro o d’argento.

Tra tutti gli animali domestici, forse il gatto è proprio il più amato, ma come mai?

Mitologia felina nel mondo

Sembra impossibile che ci siano così tante storie e leggende su un animale così piccolo, eppure possiamo trovarne abbondanti tracce già in Egitto, dove questo animale veniva persino mummificato, come i più influenti membri della società, e aveva templi dedicati. (altro…)

I re Magi: chi erano in realtà?

Nel mondo cristiano, l’Epifania è celebrata ogni anno il 6 gennaio, commemorando la visita dei re Magi venuti da oriente per rendere omaggio al piccolo Gesù. In tutti i presepi vediamo questi tre uomini saggi, riccamente vestiti, intenti a portare doni preziosi al bimbo trovato seguendo la scia di una cometa. Nonostante sia un’immagine molto diffusa, l’arrivo dei Magi non si trova in tutti i vangeli canonici, solamente Matteo ce ne parla. Chi erano dunque questi tre re venuti da molto lontano?

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I Magi secondo Matteo

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Lo Shahnameh o Libro dei Re: il più lungo poema mai scritto

Nel 977 d.C. un poeta persiano di nome Firdusi iniziò la sua lunga composizione poetica, che terminò solo dopo 33 lunghi anni di appassionata compilazione. Le sue fonti erano le antiche leggende persiane che si erano tramandate di generazione in generazione attraverso i millenni, raccontando le avventure di re, eroi e animali mitologici. Il risultato fu la monumentale epica che i persiani chiamano Shahnameh, che significa Il Libro dei Re, che è il poema scritto dal medesimo autore più lungo esistente. La missione di Firdusi era quella di conservare la grande e antica cultura persiana dopo l’invasione araba.

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Il gioco nel mito

 

Il gioco fa parte della tradizione culturale di tutti i popoli e possiamo trovarlo in ogni epoca storica. L’essere umano ha bisogno di giocare: tramite questa attività mette in scena riti e comportamenti che hanno lo scopo di prepararlo alla vita adulta, o emula eventi che in questo modo vengono mantenuti nella memoria collettiva.

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Talvolta il gioco ha il semplice scopo di scacciare la noia, mentre in altre occasioni diviene la copia in miniatura della grande battaglia tra luce e tenebra, che ha lo scopo di mantenere l’equilibrio cosmico.

Anche nei miti e nelle leggende ci capita di trovare gli dèi o gli eroi protagonisti intenti a giocare, ed in questo caso le loro azioni hanno un significato ben preciso, e ogni dado lanciato e ogni pedina mossa in avanti di qualche casella, può determinare il destino di un mondo. (altro…)

Loki: il più enigmatico tra gli dèi norreni

Uno dei figli di Loki è Fenrir, il feroce e gigantesco lupo. Entrambi sono stati fatti prigionieri dagli dèi, ma nel giorno della battaglia finale si libereranno e distruggeranno il vecchio mondo. - MEET MYTHS -:

Loki, il dio norreno del sotterfugio, è certamente una delle figure più controverse nella mitologia nordica. Anche se appare come un dio meschino e dispettoso, senza una reale appartenenza a una fazione o a un’altra, tuttora gli studiosi si domandano quali fossero i suoi reali propositi. (altro…)

Nuada, il re dalla Mano d’Argento e i tesori dei Danann

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Il Lebor Gabala Erenn, o il Libro delle Invasioni, ci racconta di come l’Irlanda venne colonizzata. Dopo il grande Diluvio, i Fomori, una razza sovrannaturale secondo la mitologia celtica, riuscirono a salvarsi e a stanziarsi sull’Isola di Smeraldo. Si trattava di una stirpe di giganti mostruosi, per metà umani e per metà bestie.
Quando i Tuatha de Danann (il popolo della dea Danu) arrivarono in Irlanda, trovarono l’isola così meravigliosa che decisero di stabilirsi lì per sempre. Pur di non avere la tentazione di ripartire, appiccarono persino il fuoco alle loro navi. In ogni caso, non erano gli unici abitanti dell’isola, e ben presto si trovarono faccia a faccia con i Fomori.

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Seidr, lo sciamanismo norreno

Anche il mondo norreno aveva i suoi sciamani e le sue sibille: la figura più riconosciuta al riguardo era la Völva, un’importante e potente divinatrice. Nella società vichinga le sue parole erano tenute in enorme considerazione, tanto che anche Odino, il più grande tra gli dèi norreni, consultò una völva per conoscere il destino del mondo e di tutte le divinità.

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