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La leggenda del Graal da Oriente a Occidente

In molti identificano il Santo Graal in un calice, ma secondo le leggende sorte dal XII al XV secolo in Europa, esisterebbero più di dieci differenti coppe, inoltre non sempre il Graal aveva la forma di un calice: talvolta era un calderone, altre un teschio o ancora una pietra o persino una spada o un libro. Ciò che accomuna tutti questi oggetti è la credenza che un grande potere sia infuso in loro, e che siano in grado di trasmettere a chi li tocca o beve da essi un’energia molto speciale che attiverebbe un processo di rigenerazione fisica o spirituale, che spesso conferisce anche la vita eterna.

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Glastonbury Tor

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Nikolaj Roerich, l’uomo del destino

In molti si chiedono quale fosse il vero scopo delle sue spedizioni, e persino ai nostri giorni si ignora la vera natura della forza che lo spinse ad affrontare un viaggio così pericoloso. Eppure lui sapeva quel che andava fatto…

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Era forse ancora in tempo per portare a compimento la profezia buddhista? (altro…)

La più sacra e controversa tra le reliquie: il Graal tra storia e leggenda

La più sacra tra le reliquie, quella che ha ispirato maggiormente artisti e poeti, oltre che le cerche di nobili cavalieri, è senza dubbio Il Santo Graal, del quale si dice sia la coppa da cui Gesù bevette durante l’Ultima Cena, e nella quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il suo sangue dopo la crocefissione, rendendola scrigno di inimmaginabili poteri.

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Otto Rahn: il vero Indiana Jones – Nazisti, Eresia catara e Cavalieri della Tavola rotonda

Quando si parla della caccia alle antiche reliquie, il primo nome che ci salta alla mente è quello del famoso esploratore Indiana Jones, ma guardando indietro agli anni del Terzo Reich, governato da un demagogo affascinato dal passato germanico e dalla ricerca dei simboli del potere, troviamo un uomo che non ha nulla da invidiare all’archeologo delle pellicole cinematografiche: sto parlando di Otto Rahn.

Otto Rahn fu un ricercatore e medievista interessato ai misteri del Santo Graal, alle vicende dei Cavalieri della Tavola Rotonda ed appassionato studioso dell’eresia catara. Come molti tedeschi, era a sua volta ispirato dalle opere di Wagner, specialmente il Parsifal (che sarà una delle favorite anche di Adolf Hitler), il Lohengrin (amata dal Reichsfuhrer Heinrich Himmler) e naturalmente L’Anello del Nibelungo. (altro…)