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La Lancia di Longino: dalla passione di Cristo al Terzo Reich

Parlando di sacre reliquie, assieme al Graal esiste un altro artefatto che ha fatto parlare di sé per secoli, dando voce a centinaia di storie diverse: la leggendaria Lancia di Longino.

Le origini

Troviamo la sua origine nel vangelo di Giovanni, dove viene raccontato che i soldati romani, com’erano soliti fare con tutti gli uomini crocifissi, si apprestavano a rompere le gambe di Gesù, facendo in modo che tutto il peso del corpo poggiasse solo sulle braccia, provocandone la morte per soffocamento, ma il centurione Longinus decise piuttosto di conficcargli la lancia nel costato, riservandogli un destino meno penoso.

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La più sacra e controversa tra le reliquie: il Graal tra storia e leggenda

La più sacra tra le reliquie, quella che ha ispirato maggiormente artisti e poeti, oltre che le cerche di nobili cavalieri, è senza dubbio Il Santo Graal, del quale si dice sia la coppa da cui Gesù bevette durante l’Ultima Cena, e nella quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il suo sangue dopo la crocefissione, rendendola scrigno di inimmaginabili poteri.

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Otto Rahn: il vero Indiana Jones – Nazisti, Eresia catara e Cavalieri della Tavola rotonda

Quando si parla della caccia alle antiche reliquie, il primo nome che ci salta alla mente è quello del famoso esploratore Indiana Jones, ma guardando indietro agli anni del Terzo Reich, governato da un demagogo affascinato dal passato germanico e dalla ricerca dei simboli del potere, troviamo un uomo che non ha nulla da invidiare all’archeologo delle pellicole cinematografiche: sto parlando di Otto Rahn.

Otto Rahn fu un ricercatore e medievista interessato ai misteri del Santo Graal, alle vicende dei Cavalieri della Tavola Rotonda ed appassionato studioso dell’eresia catara. Come molti tedeschi, era a sua volta ispirato dalle opere di Wagner, specialmente il Parsifal (che sarà una delle favorite anche di Adolf Hitler), il Lohengrin (amata dal Reichsfuhrer Heinrich Himmler) e naturalmente L’Anello del Nibelungo. (altro…)

Il castello di Wewelsburg: la Camelot nera di Himmler

Da poco è uscito il mio romanzo Black Camelot – La Camelot Nera ed in molti mi chiedono come mai, essendo un libro ambientato negli anni della seconda guerra mondiale, ho scelto un titolo dal gusto – per così dire – arturiano.

I cavalieri della tavola rotonda c’entrano davvero, ma in un modo tutto particolare. I vertici del nazismo infatti avevano un debole per le grandi epiche cavalleresche, Hitler ed Himmler per primi, ed è proprio di questo che vorrei parlarvi oggi.

Come è noto, le Schutzstaffeln (più conosciute con l’abbreviazione di SS) di Himmler erano un corpo militare d’eccezione, ed il loro centro ideologico e mistico si trovava in Renania, nel castello di Wewelsburg.

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IL CANTO DEI NIBELUNGHI

Nibelunghi

Da oggi la collana Meet Myths conta una nuova perla, si tratta di Il Canto dei Nibelunghi, che si propone di raccontare, in chiave semplice ed appassionante, le vicende del prode Sigfrido, l’eroe della stirpe di Odino che uccise il drago per conoscere il significato della paura e che superò moltissime altre prove, distinguendosi per il proprio coraggio. (altro…)